Annotazioni anatomico-chirurgiche sul fungo midollare dell'occhio e sulla depressione della cateratta / appendice, di Bartolomeo Panizza.

  • Panizza, Bartolomeo, 1785-1867
Date:
1826
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Credit: Annotazioni anatomico-chirurgiche sul fungo midollare dell'occhio e sulla depressione della cateratta / appendice, di Bartolomeo Panizza. Source: Wellcome Collection.

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    del tumore 1’ ottico inviluppato dalla dura madre aderiva colla sua superficie esterna alla fungosa degenerazione dell’ orbita scorrendovi nel mezzo, e per quasi tutta la lunghezza. Eseguito un taglio lon¬ gitudinale alla dura madre del nervo ottico, misi allo scoperto il nervo stesso, ed apparì una sostanza papposa, giallognola tra il nervo e la superficie interna della dura madre per un mezzo pol¬ lice circa dopo il suo ingresso nell’ orbita. Il nervo assottigliato nella sua porzione anteriore finiva con un ingrossamento duro , come le- gamentoso, di forma bulbosa all’ingresso nel globo dell’ occhio , e tagliato presentava una sostanza bianchiccia consistente. La totale sezione longitudinale del fungo maligno dell’ occhio offriva un misto di sostanza molle, rossigno-bianchiccia, fungosa, floculenta, vasco^ Iosa, in alcuni punti giallastra, e la sola traccia della sclerotica era ancora palese alla parte posteriore , e nuli* altro si poteva distin¬ guere delle parti interne dell’ occhio. Le parti accessorie al bulbo , cioè i muscoli, tessuto celluloso ecc., erano degenerate in una ma¬ tassa molle , in alcuni siti dura, informemente fungosa. Trovai l’oc¬ chio sinistro sano , come pure il suo nervo, sì considerato esterna¬ mente , che internamente. Un mese dopo l’esame del pezzo patologico ora descritto, l’amico Donegana mi diresse il bambino Giuseppe Monti di Monverde del- 1’ età di 20 mesi, affetto nell’ occhio sinistro da nascente fungo ma¬ ligno , o midollare che conosceva la data d’un mese, ed avea avuto origine da un’ ottalmia interna grave di breve corso , insorta dietro atrocissima odontalgia per la dentizione al lato sinistro della mascella superiore. Il bambino era bene sviluppato, robusto , vivace , intelli¬ gente, di color bruno-terreo. Osservando l’occhio sinistro lo si ve¬ deva grande come il destro, mobilissimo, isocrono ai moti dell’altro, e nessuna turgescenza ai vasi della congiuntiva : la pupilla era di¬ latatissima, perfettamente immobile, all’incontro mobilissima, ristretta quella del destro. Il campo della pupilla lasciava iscorgere al suo fondo una macchia giallo-pallida canarina, distinta da solcature in tre eminenze tubercolari, tra le quali si vedeva un punto rossigno serpeggiante , infatti un vasellino. Questa macchia era immobile nei vari moti dell’occhio, e la si scorgeva meglio guardando lateral- Appenclice 2