L'Universita di Pavia / [Defendente Sacchi].

Sacchi, Defendente, 1796-1840

Date:: [1838]

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Credit: L'Universita di Pavia / [Defendente Sacchi]. Source: Wellcome Collection.

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4o* mento, si valse nell’ istruzione della propria raccolta di eodici, monete e medaglie, raccolta ricca e pere¬ grina: peiò ei dimostrò il bisogno di un gabinetto associato alla cattedra, e ne ottenne il locale, e pose le prime fondamenta di questo museo, raccoglien¬ do rane iscrizioni sparse per città e alcune statue antiche, e convien sperare che progredisca, sicché sia l’Ateneo pavese pure corredato di sì importante sta- brl imento. Tutti questi Musei, Gabinetti, Istituti, Biblioteche, hanno dallo Stato apposita annua dotazione, sicché si accrescono sempre di nuove macchine , o arredi , o animali, o preparazioni , siccome procura la solerzia de’ professori , ai quali ne è affidata la direzione ed amministrazione. L’Università Pavese potè sovente gloriarsi d’avere a professori i più grandi uomini d’Europa, ed acqui¬ stò quindi quell’ alta riputazione onde è ancora os¬ sequiata presso gli stranieri. Defendente Sacchi. M. LUIGI MALASPINA DI SANNAZARO. Dolce è il ritornare col pensiero alla natale sua terra quando se ne è lontani , e specialmente quando la perdita de’ più cari ne lascia una crudele vedo¬ vanza di affetti : allora se ne richiamano all’ animo le gioje della prima età , le amicizie della giovinezza, e le persone a cui ne legarono simpatìa e ricono¬ scenza , e questa cafra ricordanza tempera alquanto gli affanni della vita. Per queste ragioni io sovente ritorno, nel presente giornale, a richiamare le memo¬ rie della mia patria Pavia, per ritrarre fra le scia¬ gure una consolazione : cerco poi specialmente i fa¬ sti degli uomini che la fecero illustre , perchè non sia ignoto che ella non fu minore a nessuna città ita¬ liana, e in qualche modo se ne compia colla biogra¬ fia la stona, che con tante cure ampliarono e com¬ pilarono Robolini e Carpanelli. Primo fra questi uo¬ mini ora è debito di giustizia richiamare quel bene¬ merito che diede una nuova instituzione a Pavia, e fu principio di crearvi una scuola di belle arti, be¬ neficio ihe si compie appunto sul declinare dell’ an¬ no presente i838. Quest’ uomo fu il Marchese Luigi Malaspina di San¬ nazaro nato in Pavia il ig agosto 1754- Giovane fece uso delle proprie dovizie coll’ acquistare cogli studi e coi viaggi molliplici cognizioni di scienze , di lettere e di belle arti. Infatti nel 1786 pubblicò la relazione di un viaggio in varie provmcie dJEuropa, ehe gli procacciò opinione di scrittore vario , e spe¬ cialmente versato negli lustituti di beneficenza, sicché nel 1786 fu creato Amministratore dell’Ospedale della propria patria, cura che sostenne fino al 1796, e durante la quale fece tutti quei buoni ordinamenti onde l’Ospedale pavese può aucora tenersi uno dei migliori. Il marchese Malaspina a comprovare la ra¬ gione di quanto poneva in pràtica , pubblicò varie buone memorie sugli ospedali, sugli stabilimenti di be¬ neficenza e sui differenti caratteri delle inclinazioni e passioni. Siccome a questi studi economici e morali, esso aveva uniti quelli di belle arti , scrisse pure ua libro sul Bello , ed alcuni opuscoli d’arte. Dopo il 1798 il marchese Malaspina migrò a Vienna, ove usò le più brillanti società. Nel x8i4 stabilmente ripatriato, fu scelto a direttore della facoltà legale del¬ l’Università di Pavia, e nel 1816 a rappresentante della stessa città presso la Congregazione centrale; fu insi¬ gnito del nuovo Ordine della Corona Ferrea ed eletto ciambellano di S. M. I.R. Intanto attendeva pur sem¬ pre a suoi studj prediletti d’ arti e di scienze mora¬ li: infatti nel 1816 propose con una perita Memoria il modo di terminare economicamente la Cattedrale di Pavia , il cui disegno è gigantesco come era la mente dell’Amedeo, che osò ideare 1’ aerea guglia milanese. Si aggiungano la descrizione della Certosa pavese , la Dissertazione sulla barriera di Porta Orien¬ tale ; la Guida di Pavia ; i Cenni sulla pubblica eco¬ nomia relativamente alla ricchezza ed industria deile uazioni , e le ricerche sulla mitologia egiziana. 11 Marchese Malaspina nei suoi viaggi aveva rac¬ colti varj capi d’ arte d’ ogni genere per fare una collezione , e li veniva mano mano illustrando ; tali furono gl’ Idoli egizj, il Catalogo della sua raccolta di stampe, opera in cinque volumi , ove si danno tutte le notizie più esatte degli artisti, e da cui si racco¬ glie come la collezione Malaspina sia delle più co¬ piose e belle; le iscrizioni e le lapidi antiche, spe¬ cialmente pavesi e del medio-evo, delle quali in Pavia ne è molta copia. Fra queste cure egli aveva in animo di rendere un importante servigio alla propria patria, lasciando¬ le tutta la raccolta dei capi d’arte fatta nel volgeie di tanti anni e in tanti viaggi, raccolta la quale, co¬ me sovente mi ripeteva , aveva per iscopo di presen¬ tare allo studioso, oggetti d’arte eseguiti in tutti 1 modi e con tutte le materie possibili. Quindi essa vi divide in tre parti: una numerosa collezione di qua¬ dri fatta per serie cronologica , cioè dal primo risor¬ gere dell’ italiana pittura fino al cominciare del no¬ stro secolo, sicché offre l’andamento della pittura italiana ; collezione che se non é doviziosa di opere grandi , serve però al fine cui fri destinata : la rac¬ colta delle stampe, che è la più bella per numero, scelta di esemplari e squisitezza d’artisti: la terza è la miscellanea , in cui sono lavori d’ ogni genere, di ogni materia e d* ogni valore. |3§tPer collocare questa collezione egli pensò di edifi¬ care appositamente in Pavia un Palazzo e ne fece il disegno, pose mano all’erezione, e lo condusse a termine, ornando la facciata di bassirilievi allusivi alle arti, di ritratti di grandi artisti , sculture di Gaetano Monti di Ravenna, e di questa breve iscrizione: Gabinetto di Belle arti a privata e pubblica uti¬ lità — eretto — dal M. Luigi Malaspina di Sanna¬ zaro A. MDCCCXXXIV. Sullo Scalone poi pose quest’altra epigrafe: Questi Gabinetti — Giovani valorosi — Che vi inoltrate nella carriera — Delle Belle Arti — Con¬ tribuiscono — Ai vostri — Più distinti progressi — Tale — È il voto — Di chi li eresse. — Ma l’uomo benefico non potè vedervi collocata la «ua raccolta , giacché mentre stava facendola tras¬ portare da Milano, còlto nella stessa città da apo¬ plessia, passò di questa vita ai 28 marzo i835. Però avea pensato al nuovo instituto: esso legò il palazzo e le collezioni d’ arte ad uso pubblico , costituendovi direttore il Podestà di Pavia. Il Municipio di Pavia mentre era ancora vivo il